Incontriamo il 5G

Oggi affronteremo un tema che sta arrivando, direttamente o indirettamente, all’orecchio di molti di noi: il 5G . Quasi come se fosse un rito, per qualsiasi tema nuovo e poco conosciuto, cominciano a circolare fake news, si formano fazioni opposte, rischiando così solo di creare tanta confusione.
Vediamo quindi di analizzare il tutto con una lente di ingrandimento critica che ponga principalmente le sue basi su regole fisiche e dettami tecnici.

Partiamo con ciò che la storia recente ci consegna : dubbi e lamentele in passato sono state sollevate per temi come il 2G, il 3G il 4G, il microonde, il wi-fi ed altre tecnologie all’ epoca sconosciute ed innovative. Ma si sa: l’inconscio spesso spaventa l’uomo pur incuriosendolo al tempo stesso.
Il 5G, non è di per sè una tecnologia nuova, ma semplicemente un affinamento di ciò che sono stati i suoi predecessori e si basa sui principi delle onde elettromagnetiche. Ancora non vi è un riconoscimento ufficiale delle onde elettromagnetiche come dannose per l’organismo. Esistono da 150 anni e non sarà oggetto di questo articolo l’argomento dell’ inquinamento elettromagnetico (a cui servirebbe un approfondimento ben più ampio).

Le onde con cui il 5G trasmette sono ad alta frequenza e quindi penetreranno meno i corpi rispetto alle onde a bassa frequenza. Inoltre la potenza è dell’ordine di milliwatt, pertanto anche a frequenze attorno ai 2.4 GHz (nel caso peggiore), queste onde non andranno oltre le pareti esterne della nostra pelle.
Con il 5G l’ esposizione da campi magnetici diminuirà nel tempo ed il campo magnetico generato subirà un notevole ridimensionamento anche a distanze di un paio di metri, tale da rendersi praticamente trascurabile.
Come se non bastasse, in Italia i valori di esposizione fissati sono di 10 volte inferiori alla media fissata come sicura negli altri Paesi.

Ma cosa cambia rispetto ai suoi predecessori ? Beh sicuramente è più efficiente e fa utilizzare meno energia alle antenne, in quanto non emette onde a 360° come faceva il 4G, ma si limita ad un fascio stretto verso il dispositivo e quando richiesto. Servendosi inoltre della matematica dei codici polari per trasmettere i dati, incrementa ulteriormente l’efficienza.

Ricordando il mero approccio scientifico di questo articolo, non si può omettere di menzionare alcune notizie che sono state date in pasto alla comunità mediatica tentando di demonizzare il 5G. Qualche tempo fa è infatti venuta agli onori della cronaca una inspiegabile moria di uccelli associata all’accensione di una antenna 5G. Si scoprì poi che morirono perchè folgorati a causa di un albero che cadde sui fili dell’alta tensione sui quali erano a contatto.
Altra notizia infondata è quella che troverebbe una correlazione fra il 5G ed il coronavirus: non ci sono prove a testimonianza di questa tesi, ma soprattutto le radiazioni elettromagnetiche del 5G sono 66 volte inferiori al limite per cui le radiazioni potrebbero modificare il nostro DNA, pertanto non vi è un indebolimento del sistema immunitario causato da queste.

Dopo 30mila ricerche mediche condotte sulle onde elettromagnetiche, l’Organizzazione Mondiale della Sanità ritiene che non siano mai stati stabiliti effetti contrari alla salute. La stessa cosa, anche sul 5G peraltro, la sostiene l’Istituto Superiore di Sanità.
l’Agenzia Internazionale per la Ricerca sul Cancro (IARC), sostenendo che non si può escludere al 100% che le radiofrequenze provochino un qualunque effetto sulla salute, le ha catalogate nel Gruppo 2B. Questo gruppo contiene anche le onde a bassa frequenza degli elettrodomestici, il Gingko biloba, l’aloe, l’acido caffeico (presente negli estratti di caffè, nell’arnica e nel propoli), i sottaceti, il talco per bambini.
Giusto per avere un’idea della cancerogenicità, dall’ introduzione dei sistemi televisivi negli anni ’60 al primo picco della telefonia mobile negli anni ’90 (quando, per inciso, l’elettrosmog prodotto dai cellulari era superiore a quello attuale) fino al 5G odierno il tasso di tumori al cervello non è aumentato. Eppure oggi ci sono 5 miliardi di possessori di cellulari.

La Fatturazione Elettronica per tutti

Un buon sistema lavorativo che abbia come intento il tenersi al passo con i tempi, prevede un continuo aggiornamento migliorativo delle proprie condizioni. La fatturazione elettronica segna il passo definitivo fra il passato cartaceo ed il presente digitale. Con questo sistema digitale di emissione, trasmissione e conservazione si abbattono i costi (a volte onerosi) dei vari aspetti legati alla gestione del cartaceo.

Un modo quindi rivoluzionario, ma che non deve minimamente spaventare, poichè studiato per agevolare i processi di fatturazione. Andiamo quindi ad vedere più da vicino quello che viene chiamato FatturaPA.

FatturaPA è il tracciato digitale necessario alla creazione di una fattura elettronica, dove sono
immagazzinati gli stessi contenuti della versione cartacea, ma in formato XML. Dal 1 gennaio 2019, è entrato in vigore per legge l’uso della fattura elettronica per regolare fiscalmente le relazioni commerciali fra aziende e professionisti a partita IVA e quelle rivolte ai consumatori finali.

Pertanto per la cessione di beni e prestazioni di servizi fra soggetti residenti, stabiliti o identificati nello stato italiano, si utilizza il Sistema di Interscambio emettendo esclusivamente fatture elettroniche. E’ stato necessario definire uno standard, in quanto, negli anni passati, non vi era un formato unico e definito da regole che garantisse un’omogeneità strutturale. Oggi, invece, la fattura elettronica viene prima compilata tramite un software di fatturazione elettronica (come ad esempio http://www.visualizzatorefatturaelettronica.com), viene poi firmata digitalmente dal soggetto che emette la fattura o da un intermediario per assicurare il contenuto e l’origine dei dati. Successivamente viene spedita al destinatario tramite il Sistema
di Interscambio, passo obbligato per qualsiasi fattura elettronica, il quale provvederà ad indirizzare al destinatario o alla P.A. il documento.

Ci sono categorie che sono esenti dalla compilazione della fattura elettronica. Sono coloro che aderiscono al regime forfettario, al regime dei minimi o al regime di vantaggio, le cessioni di beni o prestazioni di servizi nei confronti di non residenti comunitari ed extra comunitari. Questo però non significa che non devono essere esenti anche dall’attrezzarsi per ricevere le fatture elettroniche.

Coronavirus: facciamo chiarezza.

Nulla sta catturando l’attenzione del mondo come il tema del Coronavirus. Il suo nome
scientifico è COVID-19 (COrona VIrus Disease 2019) ed è responsabile ad oggi (nel momento in cui vi scriviamo) di 80.350 contagi, 2.705 vittime e 27.878 guariti, destinati a crescere in ognuna di queste categorie.

Ma cosa lo differenzia da una comune influenza, di cui ne ricalca i sintomi ? Principalmente
il rapporto con l’essere umano. Lo stato influenzale considerato “comune”, ha in qualche modo messo in moto una risposta immunitaria ormai conosciuta (totalmente o parzialmente) nell’uomo che ne permette un contrasto notevole, coadiuvato in maniera significativa dalla vaccinazione.

Il coronavirus, al contrario, non ha ancora riscontri conoscitivi soddisfacenti da parte della scienza, nè un vaccino, nè una risposta immunitaria all’altezza. Ciò che sappiamo, stando agli studi di importanti organi competenti, è che avrebbe un origine animale. Inoltre, il ceppo responsabile del contagio sull’uomo è un mix passato prima da serpenti e pipistrelli.
Pare infatti che passando da questi tipi di animali, si sia man mano evoluto in prima battuta trasmettendosi da animale a uomo, per poi rendersi più pericoloso con il contagio da uomo a uomo.

E’ stato identificato come prima volta nella città di Wuhan, in Cina, per poi presentare casi in gran parte del mondo. L’ Italia si posiziona purtroppo fra i Paesi più coinvolti da questa epidemia. Dopo un periodo di incubazione di circa due settimane, i sintomi che arreca sono: febbre, tosse, starnuti, problemi respiratori. Nei casi in cui degenera, sfocia in polmoniti acute ed insufficienza renale, causando la morte. Il contagio avviene con una preoccupante rapidità e per via aerea mediante piccole goccioline di saliva.

Ad oggi abbiamo una situazione delicata che impensierisce l’ Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS). Seppur si rilevino dati di contagio in continuo aumento e si tratti di un virus dal potenziale pandemico, non si ritengono ancora valori così effettivi per poter confermare di essere di fronte ad una vera e propria pandemia.

E’ altresì vero che la scienza, pur non avendo ancora una risposta efficace, non sta di certo a guardare. Si stanno sperimentando farmaci su pazienti affetti da Coronavirus, solitamente usati contro HIV ed Ebola, i cui risultati sono attesi per le prime settimane di marzo. Questi tipi di virus però si sconfiggono definitivamente solo con vaccini mirati ed, il fatto di essere riusciti ad isolarlo, apre confortanti scenari di ricerca e segna un passo fondamentale per la scoperta di una cura appropriata.

E nel frattempo ? Beh sono diverse le misure cautelative adottate dai vari governi dei Paesi che vanno da protocolli attivati a livello medico fino ai consigli di uso comune da inserire o incrementare nella vita quotidiana delle persone. Fra i più noti vi sono:

  • Starnutire mettendo la mano o l’avambraccio davanti alla bocca.
  • Igienizzarsi spesso le mani con acqua e sapone o con prodotti disinfettanti.
  • Evitare di portare le mani non pulite agli occhi o alla bocca.
  • Assicurarsi di mantenere una distanza di un paio di metri fra interlocutori.

E’ molto importante che questo fenomeno di epidemia che sta interessando il mondo, non crei una diffusa ed incontrollata psicosi. E’ pertanto consigliabile di non sottovalutare la situazione complessa, ma neanche creare sacche di eccessivo allarmismo che possano poi portare le persone a comportarsi in maniera sconsiderata e fuori luogo. Gli esperti ricordano infatti che le grandi epidemie del passato hanno trovato terreno fertile di contagio proprio grazie alle incerte condizioni igieniche dell’epoca .

Per chi volesse seguire più da vicino le evoluzioni di questa epidemia, tenendosi informato sui dati effettivi, consiglio di consultare questo sito web:
Mappa diffusione coronavirus

Calcolo del codice fiscale inverso

Moltissime persone ci hanno chiesto se è possibile calcolare i dati personali da un codice fiscale, in parte è possibile ricavare alcune informazioni da un codice fiscali ma non tutte.

Quali dati si possono calcolare da un codice fiscale?
La data di nascita
Il sesso
Il comune di nascita

Il nome e il cognome non sono ricavabili, anche se il nome in parte è intuibile. Ovviamente la residenza o il domicilio non sono assolutamente ricavabili da un codice fiscale e per fortuna direi visto che la nostra privacy è sempre a rischio.

Per ricavare i dati sopra citati puoi usare la nostra applicazione per calcolare il codice fiscale inverso presente sul google play di android. Per farlo dovrai solamente scrivere il codice fiscale da cui vuoi estrarre i dati. La nostra applicazione permette il salvataggio del codice fiscale solamente nel vostro dispositivo e in alcun modo manterremo le vostre informazioni.

applicazione android generatore codice fiscale

Generazione codice fiscale

Generare un codice fiscale è possibile perché la procedura per poterlo creare è stata pubblicata insieme a una normativa di legge. In parte è possibile calcolare il codice fiscale mentalmente tuttavia per ricordarsi il proprio occorre impararne a memoria alcune parti.

Per generare il codice fiscale online ci sono tantissimi software, però vi consiglio di usare quelli più aggiornati perché i codici istat vengono continuamente modificati.

Calcola il codice fiscale online
Per calcolare il codice fiscale online tramite browser potete usare questo generatore di codice fiscale online gratuito che permette di generare un codice fiscale italiano o estero (per i cittadini nati al di fuori dall’italia) e convertirlo in un pratico pdf

applicazione web generatore codice fiscale

Applicazione android per calcolare codice fiscale
Esistono centinaia di app per calcolare il codice fiscale noi abbiamo realizzato un’app molto semplice che permette di calcolare il codice fiscale e di verificarlo. Inoltre è possibile ricavare il codice fiscale inverso. Scarica subito la nostra applicazione per generare il codice fiscale. La nostra applicazione permette il salvataggio del codice fiscale solamente nel vostro dispositivo e in alcun modo manterremo le vostre informazioni.

applicazione android generatore codice fiscale

Questo video tutorial spiega come calcolare il codice fiscale con l’applicazione android sopra citata:

Ricordati sempre però che l’unico codice fiscale valido è quello rilasciato dall’agenzia delle entrate.

Come si calcola il codice fiscale

Il codice fiscale può essere calcolato tramite un apposito algoritmo ideato nel 1976. Se volevi invece calcolare un codice fiscale puoi farlo usando il generatore di codice fiscale online o l’applicazione android codice fiscale sul google play.

Algoritmo del codice fiscale

Il codice fiscale per le persone fisiche è formato da 16 caratteri alfanumerici e la normativa che regola come calcolare il codice fiscale è definita nel decreto del Ministero delle finanze del 23 dicembre 1976.
Per i comuni Italiani è presente un codice catastale, che viene usato nel codice fiscale. I codici fiscali possono essere calcolati ma l’unico codice fiscale reale e valido è quello rilasciato al cittadino dall’Agenzia delle entrate.
L’algoritmo per calcolare il codice fiscale è noto ma garantisce mai l’affidabilità del risultato.

Cognome (tre lettere)
Per il cognome vengono prese le consonanti nel loro ordine. Se le consonanti non bastano si prendono anche le vocali, sempre nel loro ordine. Nel caso che un cognome abbia meno di tre lettere, la parte di codice viene completata aggiungendo la lettera X.
ES. cognome composto da più parole: DE MARIO → DMR
ES. cognome senza abbastanza vocali: TOPA → TPO
ES. cognome senza abbastanza lettere, tipico per i cinesi: PI → PIX

Nome (tre lettere)
Per il nome vengono prese le consonanti nel loro ordine: se il nome possiede quattro o più consonanti, occorre prendere la prima, la terza e la quarta , altrimenti le prime tre. Per il resto funziona esattamente come il cognome.

Anno di nascita (due numeri): bisogna estrarre le ultime due cifre dell’anno di nascita. Per es. 2020 → 20

Mese di nascita (un carattere) hanno creato una mappatura per i mesi dell’anno, per ogni mese è associata una lettera:

Lettera Mese Lettera Mese Lettera Mese
A gennaio E maggio P settembre
B febbraio H giugno R ottobre
C marzo L luglio S novembre
D aprile M agosto T dicembre

Giorno di nascita e genere (due numeri):
occorre estrarre le due cifre del giorno di nascita (se il giorno è compreso tra 1 e 9 occorre metterci uno 0 davanti per ES. 3 → 03). Per le persone fisiche femminili, a questo numero va sommato la cifra di 40.
Così il campo contiene un’ informazione doppia il giorno di nascita e il genere. Quindi i soggetti maschi avranno il giorno da 01 a 31 e invece i soggetti femmina da 41 a 71.

Comune (o Nazione) di nascita (quattro caratteri alfanumerici)
Questo codice non è possibile ricavarlo a mente perché occorre il database Istat dei codici catastali che sono migliaia.
Per il comune di nascita viene usato il codice Belfiore, composto da una lettera e tre cifre numeriche. Per i cittadini extracomunitari, o per i cittadini che non sono nati in italia, viene usato lo stato estero: il codice numerico a 3 cifre di uno stato viene preceduto dalla lettera Z. Il codice Belfiore è il codice catastale.

Ultima lettera codice fiscale o Carattere di controllo (una lettera)


Anche questo codice non può essere ricavato facilmente perché l’ultimo carattere è un carattere di controllo che valida tutto il codice fiscale (CIN = Control Internal Number) in base a un algoritmo abbastanza contorto.
Prendere tutti i caratteri che si trovano nella posizione pari e poi occorre sommarli, il valore numerico di ogni carattere va decodificato tramite questa tabella :

Tabella decodifica DISPARI
Char Value Char Value Char Value Char Value
0 1 9 21 I 19 R 8
1 0 A 1 J 21 S 12
2 5 B 0 K 2 T 14
3 7 C 5 L 4 U 16
4 9 D 7 M 18 V 10
5 13 E 9 N 20 W 22
6 15 F 13 O 11 X 25
7 17 G 15 P 3 Y 24
8 19 H 17 Q 6 Z 23

Prendere tutti i caratteri che si trovano nella posizione pari e poi occorre sommarli, il valore numerico di ogni carattere va decodificato tramite questa tabella :

Tabella decodifica PARI
Char Value Char Value Char Value Char Value
0 0 9 9 I 8 R 17
1 1 A 0 J 9 S 18
2 2 B 1 K 10 T 19
3 3 C 2 L 11 U 20
4 4 D 3 M 12 V 21
5 5 E 4 N 13 W 22
6 6 F 5 O 14 X 23
7 7 G 6 P 15 Y 24
8 8 H 7 Q 16 Z 25

Il valore ottenuto dalla somma dei caratteri in posione pari va sommato con quello della somma dei caratteri in posizione dispari e il risultato va diviso per 26; il resto della divisione andrà decodificato attraverso questa tabella e sarà il codice identificativo:

Tabella decodifica Resto
Resto Char Resto Char Resto Char Resto Char
0 A 7 H 14 O 21 V
1 B 8 I 15 P 22 W
2 C 9 J 16 Q 23 X
3 D 10 K 17 R 24 Y
4 E 11 L 18 S 25 Z
5 F 12 M 19 T
6 G 13 N 20 U